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Campionati under 26

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Per molti studenti giovedì la campanella non è suonata, per molti altri sì, con l’intento di annunciare l’appuntamento più bello del bridge italiano: i Campionati Italiani Under 26, disputatisi a Salsomaggiore Terme nelle giornate di giovedì 18, venerdì 19 e sabato 20, e al quale hanno partecipato oltre 200 ragazzi.

Quest’anno il gruppo Campano era folto come non mai, nonostante fosse previsto un viaggio tutt’altro che comodo: infatti, la meta è stata raggiunta da tutti in pullman e la partenza, dal ponte di Fratte (Salerno), era prevista alle ore 4:30 (del mattino). Sul pullman (parzialmente offerto dalla Federazione grazie alle pressanti richieste del Comitato Regionale) hanno viaggiato ben 37 giovani giocatori under 26, ovvero circa un quinto dei partecipanti al campionato.

Per volere della federazione, gli junior-bridgisti sono stati divisi in tre categorie: gli agonisti (ovvero quelli che gareggiano al vero titolo nazionale e che non sono più considerati allievi), gli iscritti al CAS (Centro di Avviamento allo Sport, ovvero coloro che hanno conosciuto il bridge nelle ASD e seguono ancora i corsi di “allievo”) e i BAS (Bridge a scuola, ovvero tutti coloro che hanno conosciuto il bridge grazie a progetti realizzati all’interno degli Istituti Scolastici).

Nel nostro caso il gruppo più numeroso era quello del BAS che contava ben 28 allievi così divisi:

A capitanare il primo gruppo c’erano l’istruttore federale Anna Greco e il precettore Tommaso Lombardi.

Anna è, ormai, un volto noto e rispettato nell’ambito del bridge giovanile: quando i selezionatori cercano qualche nuovo giocatore per le nazionali giovanili, Anna è sempre una delle persone consultate visto che, negli ultimi 5 anni, sono ben 5 (compresa la sottoscritta) i bridgisti, nati sotto la sua supervisione, che hanno rappresentato l’Italia del bridge in qualche manifestazione internazionale giovanile. Da qualche anno Anna dedica anima e corpo a questi giovani “devils” e, dopo 3 anni di Bridge a Scuola, può andar fiera di aver seminato tanto anche lì.

Ad affiancare Anna in questo viaggio c’è il papà bridgista per eccellenza, Tommaso Lombardi, padre dei noti Matteo e Antonio, al suo tempo allievi proprio di Anna. Tommaso, insegnante presso il citato Istituto, ha lottato affinché fosse introdotto nel proprio Istituto lo sport preferito dai figli ed oggi afferma, fiero, che “alunni con bisogni educativi speciali hanno fatto enormi passi avanti, migliorando la propria capacità di calcolo, di attenzione e di memoria, fattori che hanno contribuito a facilitare l’integrazione coi compagni e a migliorare la loro esperienza scolastica a 360 gradi”.

A capitanare il secondo gruppo del BAS, ovvero quella della Giovanni Paolo II, c’era l’inossidabile Angela Cutelli. Angela ha iniziato il suo percorso di insegnante di bridge proprio con Anna e Tommaso nel 2017, durante la loro prima esperienza di “BAS” e, da allora, convinta dell’utilità educativa del nostro sport per una valida formazione di nuove menti eccellenti, non si è più fermata. In questo suo percorso ha trovato il sostegno della preside Maristella Fulgione, la supervisione della professoressa Raffaella Canfora e il sostegno fisico e morale dell’ever green Salernitano per eccellenza, ovvero il caro Nicola D’Angelo. Da poco ha dato inizio anche ad un altro corso di bridge presso il liceo tecnico-scientifico Margherita Hack (diretto dalla Preside prof.ssa Roberta Masi, già appassionata praticante del nostro sport) e le auguriamo di raggiungere anche lì gli ottimi risultati raggiunti con questi piccoli “dragons”.

Ai 28 giocatori del BAS si sono aggiunti altri 9 giocatori, di cui 7 provenienti dai classici corsi allievi aperti a tutti, che ci tengo a presentarvi perché son certa che li ritroverete nelle prossime competizioni “big”.

Partiamo col citare Giuseppe Cannavale e Alessandro Lopardo, ovvero i 2 giovani allievi CAS dell’ASD Bridge Sorrento, accuratamente seguiti dall’istruttore federale Carlo Maddalena, che da qualche anno sta, con grande successo, rianimando il bridge di Sorrento (e non solo) con tanti simpatici allievi. Giuseppe è il più grande della coppia, classe 1997, laureando al 5° anno di Medicina, ormai noto ai più attenti perché è lui che, nel corso del 2018, ha portato a casa tutti i premi possibili ed immaginabili messi in palio dal Comitato per gli allievi 1° anno. Al suo fianco il vulcano inesploso Alessandro Lopardo, nipote e figlio d’arte (il nonno è il dottor Paolo Sassi - precisamente figlio di Gabriella), classe 2001 (ma ancora minorenne), noto per i suoi slam e per i suoi attacchi definiti “killer”.

Unico volto napoletano in terra Salsese è stato, invece, quello di Alessia Zaccaro, 22 anni, laureanda in Biotecnologie, allieva CAS dell’ASD Bridge Partenope, istruita al meglio dal maestro federale Mario Martinelli e figlia d’arte a 360 gradi (i suoi genitori sono, infatti, Bruno Zaccaro e Carla De Iorio). Aggiuntasi al gruppo solo 12 ore prima della partenza, Alessia si è accontentata di compagni occasionali (disputando il coppie con un ragazzino del gruppo BAS di Latina e lo squadre con una ragazzina del gruppo BAS di Siracusa), ma non ha mai perso gioia ed entusiasmo, ed è entrata a tutti gli effetti nella cordata CAS Salerno-Sorrento diventando la più saggia e dolce della band.

Della cordata sopra citata sono protagonisti indiscussi i quattro pazzi appartenenti all’ASD Due Fiori Bridge, i quali, purtroppo, si sono beccati come istruttrice la sottoscritta, fermo restando (per loro fortuna) l’imminente presenza di Maki Guariglia, con la quale portiamo avanti un folto gruppo di allievi molto variegato: Enrico e Mauro Adinolfi, Anna Memoli e Annamaria Melchiorre. I fratelli Enrico e Mauro (rispettivamente 15 e 12 anni), spiccatamente intelligenti e geneticamente portati per gli sport della mente, sono, dal punto di vista caratteriale, una coppia bridgisticamente perfetta: riflessivo, intuitivo e stratega il primo, esuberante, fantasioso e furbo il secondo, hanno iniziato questo percorso di bridge alla fine di settembre, dopo aver visto la madre e il padre (allievi 2° anno) e, da allora, nonostante il loro primo amore resti (ahimè) gli scacchi, non hanno perso una lezione. Anna e Annamaria (rispettivamente 23 e 24 anni) sono, invece, le “scapocchione” di casa Due Fiori: laureande anche loro al 5° anno di Medicina, Anna ha iniziato il corso lo scorso febbraio dimostrando di avere un dono naturale per il nostro gioco, Annamaria, invece, è diventata la compagna di Anna solo a dicembre e, nonostante le numerose assenze a causa dei continui impegni universitari, ha dimostrato, grazie al suo amore per la matematica, di aver capito già tanto quanto basta per convincendomi sempre più che, tra qualche anno, entrambe mi daranno filo da torcere nel bridge femminile.

Chiudono il gruppo i due unici esperti Campani: i terribili fratelli Lombardi, tesserati per la società sportiva “La Sequoia”, per la quale hanno giocato durante gli scorsi Campionati Societari. Matteo, classe 2002, dopo la medaglia di legno agli scorsi Mondiali Under 21, è stato nuovamente convocato in Nazionale e rappresenterà il nostro Paese agli Europei Under 21 che si disputeranno a Stokke (Norvegia) tra il 4 e l’11 luglio. Riflessivo, con uno spiccato senso logico e, al momento opportuno, estroso ed originale come pochi, Matteo quest’anno ha gareggiato con un compagno particolarmente esperto, Federico Porta, che ormai è considerato tra le migliori scommesse del bridge Italiano, e insieme costituiscono la coppia di punta della nazionale Cadetti. Antonio, classe 2004, è, invece, l’incarnazione dell’arcobaleno: i suoi sorrisi e la sua gioia colorano tutte le stanze (e i boards), e poco importa se quest’anno non è stato incluso nel sestetto nella Nazionale Cadetti (ovvero gli under 21), per noi resta uno dei migliori, e siamo certi di ritrovarlo l’anno prossimo a disputare la gara più importante, ovvero i Mondiali.

Nonostante fossimo in tanti, di medaglie, però, non se n’è vista neanche l’ombra. Oltre ai premi speciali riconosciuti a Matteo Lombardi, ovvero medaglia di legno per la competizione a Coppie nella categoria agonisti e prima coppia Cadetti, e al premio speciale di Antonio Lombardi, medaglia di legno per la competizione a squadre nella categoria agonisti, meritano una menzione d’onore più di tutti i piccolissimi Francesco Pio Landi e Massimo Merola, dell’Istituto Comprensivo San Tommaso d’Aquino, che insieme hanno conquistato la medaglia di legno nella categoria BAS e ritirato il premio con più applausi di quelli riconosciuti ai vincitori.

A questi 37 giovani vanno i miei più sinceri complimenti ed una sola preghiera: “NON CI LASCIATE”, perché abbiamo un disperato bisogno di volti nuovi che, col loro sorriso e la loro dedizione, ci facciano riscoprire le gioie di questo gioco.

Rossella Benincasa