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FIGBCampania

  • Il BRIDGE è lo "Sport della Mente".

  • La Federazione Italiana Gioco Bridge è riconosciuta dal CONI e ne fa parte dal 1993 in qualità di Disciplina Associata.

  • Giocare a Bridge permette di mantenere giovane la mente, migliorare la concentrazione e la propria memoria.

  • Il bridge è diffuso a livello mondiale e si organizzano tornei, nazionali ed internazionali, campionati mondiali ed olimpiadi.

  • Giocare a Bridge può diventare per tutti un’attività agonistica e può essere praticata sia a livello dilettantistico che professionistico.

Assoluti Squadre Miste - Risultati

Dal 30 maggio al 2 giugno la solita meta di campionati, ovvero Salsomaggiore Terme, si è tinta di “misto”.

Questo è il campionato più pericoloso dell’anno, ed il perché è facilmente intuibile: troppe squadre miste vedono scendere in campo coppie di moglie e marito, che 9 volte su 10 trascorrono il weekend Salsese in un’aria tanto tesa da far credere che l’avversario sia “l’estraneo” seduto di fronte piuttosto che i tizi al lato.

Per quanto ci riguarda, nonostante nella nostra regione ci siano molte buone coppie miste, è stato registrato un considerevole calo del numero di partecipanti campani, in modo particolare di Salernitani, Avellinesi e Casertani, totalmente assenti.

Formula mutata rispetto agli altri anni: le squadre che gareggiavano in Eccellenza e in serie A iniziavano la loro gara giovedì 30, e ognuno dei 9 incontri vedeva protagonisti 16 boards; la serie B, invece, iniziava solo venerdì 31 e, conseguentemente, i 9 incontri si caratterizzavano di soli 12 boards.

In Eccellenza non vi erano squadre campane ed abbiamo particolarmente sentito l’assenza dei napoletani Antonio Cuccorese ed Angela De Blasio, due volte campioni Italiani in questa specialità, che quest’anno si sono dovuti accontentare di una serie B pur avendo, l’anno scorso, lasciato la loro squadra in Eccellenza.

Scrutando attentamente, però, troviamo lo stesso dei napoletani in Eccellenza: è il caso di Nino Masucci (squadra Zenari), in coppia con la sua storica compagna romana Emanuela Capriata, e di Chicca Piscitelli (squadra Ward-Platt), in coppia col campione del mondo e titolare della nazionale italiana Norberto Bocchi.

La squadra Zenari, che non ha mai toccato le prime due posizioni, ha disputato un campionato buono ma non eccellente, fermo restando che l’anno prossimo la ritroveremo in Eccellenza.

La squadra Ward-Platt ha avuto un’ottima partenza, vincendo bene il primo incontro (di cui parleremo dopo) , ma, ad eccezione dell’ultimo, non ha avuto più risultanti altrettanto eccellenti, fermo restando che ha confermato la serie Eccellenza per il prossimo anno.

In serie A compare una sola squadra campana: nel primo girone (il B), infatti, troviamo la squadra Amato dell’Associazione di San Giorgio del Sannio in cui sono protagonisti il capitano calabrese Bruno Amato, da anni tesserato sannita, e la napoletana Donatella Gigliotti. Anche questa squadra ha avuto una buona partenza ma poi si è spenta una luce e hanno iniziato a perdere posizioni fino a toccare la zona retrocessione: purtroppo l’anno prossimo li ritroveremo in serie B.

Nello stesso girone troviamo anche il padovano Aldo Gerli (squadra Arslan), che da 2 anni veste i colori della Palcan; campionato migliore per il padovano e la sua squadra che riconfermano la serie A.

Altro nome napoletano, ma in una squadra romana (ovvero squadra Santolini, girone D), è quello di Annamaria Meoli, in coppia con un altro storico giocatore della nazionale italiana, Silvio Sbarigia; nello stesso girone troviamo anche la romana Daniela Tonti (squadra Pomilio), anche lei da anni tesserata Palcan. Nelle due squadre qualcosa non ha funzionato, ed entrambe hanno pagato troppo alcuni errori: purtroppo, nonostante entrambe avessero ottimi elementi, la prima non è riuscita a riconfermare la serie (e l’anno prossimo si dovrà accontentare della serie B) mentre la seconda ha chiuso il campionato lontana dal podio ma, comunque, in un posto utile per riconfermare la serie A.

Si colora lievemente di campano la serie B.

Nel girone G appare la squadra tutta campana “De Rosa – Bridge Sorrento” che schiera il capitano Franco De Rosa, le sorelle Velia e Rossana Cocca, Lorenzo Bello, Angela Cutelli e Armando Caso.

La squadra non ha mai spiccato il volo, ha sempre occupato una delle ultime tre posizioni e, purtroppo, ha concluso il campionato con una brutta retrocessione: ma siamo certi che riusciranno nuovamente a riconquistare la serie persa l’anno prossimo.

Nel girone H, invece, sono ben due le squadre campane:

- la squadra “Cannavale – Palcan Bridge” che schiera il capitano Paola Cannavale in coppia col romano Leonardo Fruscoloni, i sopra citati coniugi Antonio Cuccorese ed Angela De Blasio e i coniugi Amedeo Cecere e Claudia Pomares;

- la squadra “Auricchio – Bridge Club Petrarca” che schiera il capitano Olga “Chicchi” Auricchio, i petrarchini Renata Pollio e Giovanni Bellone oltre Antonella Di Francesco, Carlo Bove e Gianluca Gentili.

I due team napoletani si sono scontrati subito e la squadra Auricchio ha vinto con un bel risultato (17,4 Vps) l’incontro. Nella veste di giornalista, ha deciso di scrutare lo score, notando che la vittoria è legata a due boards: il 3 ed il 4. Strano, in particolare, è il board 3: mentre da un lato la coppia Bellone-Pollio credo abbia sfoggiato il miglior controgioco, dall’altro qualcosa è andato storto e la nostra Chicchi ha ben accettato il regalo.

Nonostante questa prima vittoria, però, la squadra Auricchio non è più riuscita a registrare un altro risultato altrettanto bello, oscillando tra sconfitte e vittorie modiche, e ha concluso la gara solo al quarto posto, utile comunque per conservare la squadra in serie B. Opposto, invece, il percorso della squadra Cannavale: nonostante la prima sconfitta, i giocatori della Palcan non hanno perso le speranze, e proprio nell’ultimo incontro sono riusciti a piazzarsi primi, conquistando per l’anno prossimo un posto in serie A. Nella butler, inoltre, troviamo vincitori la coppia Auricchio Gentili, che hanno superato di poco la coppia Cannavale - Fruscoloni

A questa cronaca sterile, però, vorrei aggiungervi anche un piccolissimo commento su due mani di un incontro. Ovviamente non ho alcuna intenzione di entrare nel merito tecnico di licite e giocate, non essendo tanto brava da poter comprendere delle dinamiche o esprimere giudizi tecnici: il mio intento è quello di intrattenervi e, perché no, magari farvi venire la voglia di scrivere qualche articolo tecnico, di cui allievi (e non) ne avrebbero tanto bisogno.

Le due mani in questione riguardano il primo turno della serie Eccellenza, per il quale è stato trasmesso nel vugraph di BBO l’incontro tra la squadra Rossi, che deteneva il titolo, e la squadra Ward-Platt, con protagonista la napoletana Piscitelli, in posizione ovest della sala chiusa.

A stupirmi è stata una mano, board 5, per molti magari banale, ma che ha suscitato in me una riflessione.

  Nord

♠ A K 6 3

♥ A K J

♦ T 9

♣ A Q J 9

 Ovest

♠ Q J T 8 5    ♥ Q T 6 2

♦ 5 4

♣ T4     

Est

♠  4                 ♥  9 5 4  

♦ A K D J 9 5    2

♣ 8 2

Sud

♠ 9 7 2

♥ 8 7 3

♦7 3

♣ K 7 6 5 3

Ad entrambi i tavoli le coppie nord-sud, primi di mano, in zona contro prima,

hanno aperto l’asta con 2F forcing manche; diversa è stata la licita di est.

In sala aperta Laura Tidone ha estrapolato il cartellino di 4Q,

seguito dai passo di sud ed ovest e dal contro di nord. Il risultato è stato di 4Q!-3 ed un 500 per N/S.

In sala chiusa, che ho seguito con più piacere, in est c’era il Bocchi nazionale:

la mia testa era convinta che fosse corretto dire 3Q ma i miei occhi hanno dovuto assistere ad altro, ovvero al passo.

La licita è proseguita come segue: 

West               North             East                 South

                         2♣                   Pass                2♦(relais)

Pass                2NT                 Pass                3♣(Puppet)

Pass                3♦                   Pass                3NT

Norberto, in attacco, si è sveltamente incassato le sue 7 quadri per il 3 down di nord mentre io imparavo che il passo a volte vale oro,

e quel primo passo ha il sapore di 300.

Mi sarebbe, però, piaciuto chiedergli se avesse detto lo stesso passo se nord, anziché dire 2NT,

avesse mostrato un colore nobile a livello 2, e mi piacerebbe sapere “quanti di noi avrebbero detto passo con quella bella settima”?

 A fronte dei 13 incassati qui, però, c’è stata una mano, board 7, dove purtroppo la squadra per un pizzico partenopea ha pagato ben 20.

Nord

♠ Q 7 3

♥ 7 6 4 3 2

♦ Q T 6 5 4

♣ -

Ovest

♠K T 9 6 4 2     

♥ -                         ♦ 9

♣A T 6 5 4 3                

Est

♠ A J 8

♥ D 10 9 8 5

♦ J 3

 ♣Q J 2

Sud

♠5

♥A K J

♦ A K 8 7 2

♣ K 9 8 7

 

In sala aperta, con Wardplatt-Multon in nord-sud e Franco-Tidone in est-ovest, la licita, che vede tutti in zona, è andata così:

West               North             East                 South

                                                                           1♦

1♣                  Pass                2♦                  Dbl

3♣                   3♦                  3♠                  5♦

5 ♠                 Pass                Pass                Dbl

Dopo l’attacco quadri per l’Asso e il ritorno Asso di cuori, prontamente tagliato, l’ex campione Arturo Franco incassa un bel 850.

Completamente diversa la strada intrapresa dalla partenopea in ovest.

West               North             East                 South

                                                                           1♦

3♣                  3♦                  4♠                 5♦

5♠                 6♦                  Dbl                   All pass

La Piscitelli, in ovest, si è servita della licita Ghestem per mostrare i suoi due colori e

, al termine della licita, ha deciso di intavolare il suo unico Asso a terra che Marina Causa (in sud) ha prontamente tagliato.

Dopo due giri di atout, rimasta al morto per eseguire l’impasse a cuori, Marina ha tagliato le due fiori ed ha incassato un bel 1540.

Inutile dire, a carte viste, che l’attacco picche e il ritorno cuori batte, bello sarebbe sapere quanti big (ma soprattutto perché)

avrebbero attaccato picche e considerato obbligatorio, da parte del compagno, il ritorno cuori.

 

 

Rossella Benincasa

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